L'esplorazione del G.E.Nicogiorgi alla ricerca del geocache Acquedotto romano (BO) - by Agrz.
Il 28 febbraio 2007 Christian, Gabri, Giampa, Ruggio e Tuco, assieme al grande geocacher Fabrizio (i5fzi) hanno esplorato un tratto abbandonato dell'acquedotto romano di Bologna (che alcuni anni prima il G.E.Nicogiorgi aveva in parte percorso), per recuperare un geocache molto prestigioso. Lasciamo al log di Fabrizio la descrizione dell'avventura e al nostro un commento finale.
Memorabile pomeriggio, oggi.
Dopo un rinvio la settimana scorsa, finalmente Gabriele dei Nicogiorgi ha messo d' accordo il gruppo e l' appuntamento e' alle 17 al parcheggio della cache, io arrivo un po' prima e faccio un sopralluogo….ci sono nel giardino della villa che si deve costeggiare almeno 4 o 5 cani di grossa taglia e non proprio buonissimi, faccio presente la cosa e ci dirigiamo dal lato piu' a monte ,diviso dalla villa dal rio Conco ,onde evitare le bestiole e sperare che conoscano i loro confini….
Finalmente arriviamo all' ingresso della cache, meno male siamo in sei…e fra noi c' e' un ragazzo che sembra un contorsionista, da come si muove con agilita' e perizia dentro i piu' piccoli pertugi.
Non e' tanto la cache in se stessa, che secondo me, essendo almeno in due, non e' che sia poi tanto tremenda, a parte buttare alla spazzatura tutti i vestiti e non soffrire di claustrofobia, e la posizione della cache , ci vuole un agile arrampicatore per recuperarla….
il grossissimo problema , insormontabile per me se non ci fossero stati loro, e' quello che dopo 10 metri che entri nel budello, ce' un buco nella parete all' altezza del petto, per entrare nel condotto principale.
Una cosa pazzesca per persone grassottelle.
Tutti loro, compreso credo Graziano che l' ha messa ( Agrz) sono magri e agili. ma per un tipo come me, abbastanza robusto, sarebbe stato impossibile entrare da solo.
Per farmi passare, due sono entrati prima di me, poi mi sono messo con la testa dentro e parte del corpo, mi hanno tirato per le braccia e due di dietro mi sostenevano e mi spingevano per le gambe, praticamente ero in orizzontale e quando e' passato il corpo ( appena appena, .. se fossi stato 1 kg piu' grasso ,sarei rimasto incastrato…) e le ginocchia, quelli davanti mi hanno preso di peso e trascinato dentro, il tutto su un fango viscido e ferroso…..
Stessa cosa al ritorno, forse peggio, che eravamo tutti un po' stanchi.
Unico dilemma appena entrati dentro…si va a destra o a sinistra? si vede male la direzione dell'acqua e poi abbiamo altri pensieri in mente…..
Per il resto sono "solo" 420 passi ( li abbiamo contati) completamente al buio e in in ambiente dove gocciola acqua dappertutto.
i primi 100-150 passi sono i piu' spettacolari, e' proprio l' opera fatto 2100 anni fa, ogni tanto avevano ricavato dei pianetti nella roccia dove mettevano le torce, ci sono sempre i buchi, poi il passaggio si allarga e si vedono benissimo le modifiche fatte nel 1800
Un' opera impressionante, a pensare come avranno fatto a scavare , in alcuni tratti iniziali si deve strisciare alle pareti, da quanto e' stretto il passaggio…chissa' quanta gente c'e' morta alla costruzione.
Poi per celebrare l' impresa, avevo suggerito di organizzare un picnic, avevo portato 3 bottiglie SUPER di vino regalatemi da un mio fraterno amico sommelier, quindi roba sopraffina..
un bel pezzo di pecorino superstagionato di Pienza, un vaso di funghi sott' olio e un altro di olive denocciolate ( queste non tanto buone…) e 2 kg di pane fatti dal Loggetti, un antico forno di Prato che fa un pane "storico"….
I ragazzi avevano portato salumi vari emiliani di ogni specie e si è trovato il sistema di far fuori tutto.
Avevo scoperto davanti a una villa, dalla parte opposta della strada, nel suo giardino, un gazebo con le panchine, ho bussato a una signora per chiedere il permesso e ci siamo istallati li' fuori, erano le
19,30 quindi buio pesto e freddino, ma il vino e il "companatico" ci hanno riscaldati
, penso che per che ci avesse visto ci avrebbe preso per matti, con le torce frontali accese per illuminare la merenda-cena , eravamo dei veri "compagni di merende"…
Poi, ciliegina sulla torta, ci ha fatto compagnia il padrone di casa ( o il padre del padrone di casa? ) il Sig. Eraldo, un tipo strepitoso, fisico alla Pacciani e ad occhio e croce notevole "amico" di Bacco…
Ha fatto una lunga dissertazione sulla situazione politica italiana, ha espresso le sue idee, e ci voleva far entrare per forza in casa sua, per mangiare o per il caffe' , ha insistito che si ritornasse a trovarlo……
Una giornata veramente fantastica, che rimarra' in mente campassi duecento anni……
Grande compagnia di tutti i Nicogiorgi, mi piacerebbe allargare e ripetere l' evento con qualche altra cache difficile come questa…
Fabrizio (i5fzi)
Eccoci qua anche noi.
Cache stupenda in compagnia del mitico fabrizio e di una significativa parte degli amici del GENicoGiorgi.
Tutto magnifico, dalla preparazione alla camminata lungo il rio Conco per non parlare del tratto dentro al cunicolo.
Fabrizio ha già descritto con grande passione e precisione la bellissima avventura.
Sicuramente la parte inziale del cunicolo è la più affascinante con concrezioni bellissime e stretti passaggi.
Grazie al Tuco per l'arrampicata finale per raggiungere la cache (in cui abbiamo lasciato la matita).
Penso che un pomeriggio del genere lo ricorderemo ai nipoti…per non parlare della tavolata finale con cibi e vini eccellenti e la comapgnia del 'Paccia'.
ciao alla prossima cache in compagnia
Ruggero, Gabri, Giampa, Chiristian e Nicola del G.E.NicoGiorgi